Duchamp, Magritte, Dalì
I Rivoluzionari del ‘900
Capolavori dall’Israel Museum di Gerusalemme
16 Ottobre 2017-25 Febbraio 2018
Palazzo Albergati, Bologna
Il percorso espositivo allestito a Palazzo Albergati e curato da Adina Kamien-Kazhdan, accompagna lo spettatore attraverso il dadaismo e il surrealismo, nati rispettivamente nel 1916 e nel 1924 in Europa.
Le oltre duecento opere presenti sono degli autori più rappresentativi di tali movimenti artistici, tra cui Duchamp, Man Ray, Dalì, Magritte, Mirò, Tanguy, Max Enrst, Calder, Picabia.
A seguito della distruzione avvenuta a causa della I guerra mondiale, i dadaisti, sostengono con forza il decadimento del mondo borghese e dei suoi valori, con un’arte forte, violenta, che recuperi i frammenti di quanto rimasto esprimendo tale necessità attraverso la tecnica del collage e creando accostamenti inusuali dando vita al concetti di ready-made.
Anche la donna, dalla doppia natura pura, fanciullesca, ma allo stesso tempo sensuale diventa fonte di ispirazione, oggetto di desiderio da parte dell’uomo, che però la domina ribadendo così il suo primato e la sua forza.
Sulla scia delle tesi di Freud sulla psiche e sul subconscio, nasce il “Surrealismo”, che come definito nel manifesto di Breton “si propone di esprimere, attraverso l’automatismo psichico, sia verbalmente che in ogni altro modo, il funzionamento reale del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica o morale”.
Le opere in mostra, veri e propri capolavori, sono rappresentative di tali realtà artistiche ed evidenziano il desiderio di indipendenza e di rompere con l’arte del passato, che questi artisti sono riusciti ad ottenere.
Ricreate inoltre, dall’architetto Blanca, allestitore della mostra, la sala Mae West di Dalì e l’installazione 1,200 Sacks of Coal ideata da Duchamp Per l’Exposition Interanationale du Surrealisme del 1938.
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