Franco Angeli (Roma, 14 maggio 1935 – Roma, 12 novembre 1988), è stato un pittore italiano. Autodidatta, si accostò all'arte astratto-materica, sperimentando tecniche e materiali vari in una ricerca tesa a superare l'informale. Fece parte della "Scuola di Piazza del Popolo" con Mario Schifano e Tano Festa.
Dopo un inizio condizionato dall'arte di Burri, realizzò opere in cui alla tela si alternavano garze di cotone macchiate di vernice, da cui emergevano immagini e simboli del potere e della violenza, quali aquile imperiali, svastiche, lupe capitoline, croci, ecc., che sottolineano il tema della memoria.
Angeli diventò uno dei principali esponenti della famosa Scuola di Piazza del Popolo, costituita dallo stesso autore insieme a Mario Schifano e Tano Festa, con i quali condivideva un lungo e produttivo percorso che li portò a diventare gli esponenti di spicco della pop art italiana. Si incontrarono per caso in occasione della mostra di pittura "Premio Cinecittà", nell'ottobre del 1960.
Nel 1964 fu presente alla Biennale di Venezia, manifestazione che introdusse in Italia gli artisti della pop art americana; intervenne, inoltre, alla XI Quadriennale di Roma.
Nel 1968 creò, per Il Teatro delle Mostre alla galleria La Tartaruga, l'installazione “Opprimente”, ovvero una stanza di colore bianco con un soffitto ribassato da uno strato di polistirolo.
Durante gli anni settanta si accostò ai temi di impegno politico, per poi rivolgersi a soggetti figurativi come lune, piramidi, aeroplani, obelischi, testimonianza dei suoi viaggi in Oriente.