Giuseppe Santomaso (Venezia, 26 settembre 1907 – Venezia, 23 maggio 1990) è stato un pittore, incisore e litografo italiano.
Studiò nella sua città all'Accademia di Belle Arti e iniziò la sua carriera grafica nel 1938, mondo di espressione che non abbandonerà mai, occasione per partecipare anche all'avventura del libro illustrato moderno. Affascinato fin dall'adolescenza dalle avanguardie, viaggiò prima nei Paesi Bassi dove studiò gli artisti impressionisti e fauve e dopo un soggiorno a Parigi, fu molto colpito dalle opere di Matisse, Braque, Bonnard e Picasso e per questo si impegnò nel movimento Corrente sviluppatosi a Milano fra il 1938 e il 1943, che rifletteva l'esigenza di una rottura rispetto alla retorica ufficiale.
Nel 1946, Santomaso diventò membro-fondatore della “Nuova secessione artistica italiana” che si chiamerà in seguito “Fronte Nuovo delle Arti”, un gruppo di artisti antifascisti; fu in questo periodo che l'artista condusse le sue prime ricerche verso l'astrazione.
Fra il 1948 e il 1950, le sue opere rivelavano la valorizzazione del colore, considerata più importante rispetto alla costruzione formale del periodo precedente. L’espressione di Santomaso diventò istintiva, il colore era veramente l'elemento essenziale. La sua arte si fondava sull'automatismo del gesto, sullo sfruttamento delle trasparenze e sulla vibrazione dei colori. L'artista ha attinto la sua tavolozza cromatica dalla tradizione della pittura veneziana, conferendo così al suo lavoro un'essenza nuova e vibrante.
Le esposizioni collettive e personali si susseguirono: partecipò a Documenta di Kassel nel 1955, 1959 e 1964, alla Biennale di São Paulo nel 1961, alla Biennale di Tokyo nel 1967 e alla Biennale di Venezia ben 13 volte, c'è anche la sua Personale alla Fondazione Joan Mirò di Barcellona nel 1979.
Inoltre vennero organizzate numerose retrospettive della sua opera (Stedelijk Museum di Amsterdam e Bruxelles nel 1960, Amburgo e Berlino nel 1965-66, Venezia nel 1982, Locarno nel 1990).