Sara Forte (Verbania, 16 dicembre 1978) è un’artista italiana.
Autodidatta, fin da giovanissima si dedica alla pittura, e perfeziona la sua tecnica sperimentando tutte le pratiche pittoriche dal disegno con grafite, pastelli ad olio e sanguigne all'incisione a punta secca, approdando alle soluzioni ad olio e in acrilico. Quella che per lei era solo una passione diventò ben presto una professione e tutto ciò che propone è merito della sua esperienza.
Le sue opere sono caratterizzate da un equilibrio di forme e colori, tradizione pittorica e innovazione.
Il modus operandi iniziale, che consisteva in un gesto dettato dall’ispirazione, pian piano è stato sostituito da un segno che andava alla ricerca di una pittura che potesse diventare il tramite per esprimere messaggi universali.
Negli anni la sua pittura ha subito una grande evoluzione, infatti è passata da un’esecuzione stilistica accesa e carica di colore e materia ad una più concettuale, pacata ed essenziale.
Ha collaborato con artigiani orafi disegnando pezzi unici di gioielleria, e realizzato stampe per tessuti applicati alla confezione di abiti e accessori.
Da anni la sua ricerca è volta alla realizzazione di sculture in vetro create direttamente nelle più importanti fornaci di Murano, dove le forme proposte nei quadri assumono una valenza tridimensionale e allegorica con diversi riferimenti alle opere dei più noti letterati del ‘900.
Attualmente la ricerca si rinnova nelle più recenti opere realizzate su disco di silicio, materiale che fornisce moltitudini di informazioni. Opere tridimensionali dove l'artista mette da parte il collage su tela e sceglie il silicio come elemento concettuale atto a raffigurare l'evoluzione della comunicazione.
È un’artista versatile che sperimenta tecniche e tematiche eterogenee, e proprio per questo ha al suo attivo diverse partecipazioni a mostre collettive e personali in Italia e all'estero. Ha esposto in Italia, Austria e Francia e attualmente vive e lavora a Milano.
Nel 2013 ha esposto “I dieci mondi” a Palazzo Tadini a Milano, che rappresentano i dieci mondi vitali secondo il buddismo; non sono luoghi concreti e oggettivi, ma condizioni del tutto soggettive che l’artista attraverso la sua pittura concettuale ne traccia delle forme, in modo che le linee, le forme astratte e i colori raggiungono un equilibrio compositivo.